Una nuova forma di ospitalità?
Come promesso ecco un personale approfondimento sulla mia esperienza con Airbnb. Premessa: era la prima volta che utilizzavo questo sito e in linea generale mi sono trovata molto bene.
Airbnb è un progetto nato a San Francisco (si sa, i Californiani crescono a pane e start up vincenti/milionarie), dall’idea di due amici che per guadagnare qualche soldino hanno deciso di affittare per periodi brevi delle camere della loro casa; forse non è stata l’idea del secolo o un’idea particolarmente originale ma sono riusciti, nonostante ciò che dicano i detrattori, a creare un’azienda e un modello di business di successo.
Ma come funziona Airbnb?
Il primo passo è fare la ricerca sul sito in base alla località di interesse e poi in caso, utilizzando i filtri, affinare meglio la ricerca. Insomma fino a qui è tutto normale, come avviene in altri siti di prenotazione online. I costi? Dipende, non direi a prescindere che risparmiereste se affittaste una camera con questo sito. La vera differenza è se siete interessati ad affittare una camera (e quindi se siete disponibili a convivere probabilmente con il proprietario durante il vostro soggiorno) oppure un intero appartamento.
E per questo credo che i punti idi forza maggiore di questa piattaforma siano due:
- Volete entrare in contatto con delle persone “locali”? Beh questo è il vostro sito. Se non volete dormire in una camera impersonale di un albergo o se non vi interessa la via di mezzo rappresentata dai Bed&Breakfast, Airbnb vi permette sicuramente di apprezzare meglio l’ospitalità del posto. Almeno in teoria. Io personalmente ho intravisto la proprietaria della casa dove sono stata ad Amsterdam per 10 minuti in totale ma avevo prenotato un intero appartamento quindi era normale che lei non passasse del tempo lì con noi. Invece, mesi fa ipotizzando un mio viaggio-ritorno in Giappone (sì a volte è bello poter tornare a sognare) avevo visto che, per esempio, a Tokyo erano disponibili molte case e camere con gente es. gli studenti universitari) disposta a socializzare con voi e sembrava tutto molto divertente. Insomma, sta a voi decidere cosa fare e che tipo di impronta dare alla vostra vacanza.
- Si può dormire in posti diversi dai “soliti”. Barche, igloo, carrozze e tanto altro, non sto scherzando. Per esempio ad Amsterdam c’erano vari affitti di barche attrezzate e attraccate ai moli dei canali. I costi non erano molto bassi però se si volesse passare un’esperienza diversa…
La fase della prenotazione
Quando avete scelto il posto giusto per voi, dovete inviare una richiesta al proprietario che vi deve rispondere entro 24h, pena l’annullamento della richiesta. NOTA BENE: più che una semplice richiesta è quasi una pre-prenotazione perché inserirete già i dati della carta di credito da cui verrà scalato l’importo SE il proprietario accetterà di ospitarvi. Quindi non potete fare il giochino di chiedere disponibilità a varie strutture contemporaneamente (ammetto che a volte lo faccio) e vedere chi vi risponda prima.
La differenza rispetto a un normale sito di prenotazione di alloggi è che in fondo dovete convincere il proprietario della casa ad ospitarvi, non basta versargli dei soldi. Per questo motivo al momento della pre-prenotazione, dovrete inserire sia una piccola descrizione su voi stessi (che in ogni caso deve essere presente sul vostro profilo personale che aprirete al momento dell’iscrizione su Airbnb), sia una descrizione delle motivazioni del vostro viaggio. Come altre tipologie di siti, Airbnb infatti si basa su un sistema di feedback, quindi è fondamentale la vostra “reputazione” online sul sito (sia come host che come proprietario). Penso che i feedback su questo sito siano molto attendibili perché avendo versato dei soldi, il rapporto fra l’ospite e il proprietario di una casa è ben delineato e non ci deve essere necessariamente quel rapporto di cortesia che magari può caratterizzare un soggiorno gratis (come avviene magari su CouchSurfing).
E i termini di cancellazione?
E se cambiate idea e non volete più soggiornare in quella casa? Ci sono cinque tipologie diverse di termini di cancellazione (se escludiamo la possibilità del soggiorno “lungo termine” che si prefigura come un affitto più “serio”) a seconda della flessibilità temporale indicata dal proprietario. Sappiate che comunque vada non verrete MAI rimborsati al 100%, perché perderete comunque la quota corrispondente ai costi di servizio di Airbnb. Io personalmente avevo dei termini di cancellazione “Rigidi”, quindi se avessi cancellato la prenotazione fino a una settimana prima avrei ricevuto solo il 50% dell’importo versato. Sicuramente rispetto ad un hotel le condizioni possono sembrare più severe però dovete pensare che soggiornerete nella casa di un’altra persona quindi è ovvio che prenda delle precauzioni maggiori, no?
Regole di convivenza
Affrontando, invece, l’argomento regole della casa: quelle sono specificate dal proprietario già sul suo profilo personale o al vostro arrivo; in linea generale sono quelle dettate dal buon senso: niente rumori oltre un certo orario, non lasciare la casa un porcile, chiudere la porta a chiave, ecc.
Sicurezza su Airbnb
Se avete qualche dubbio sulla “sicurezza” dell’intero progetto (incluso sopratutto il discorso monetario), sappiate che Airbnb fa da garante per entrambe le parti, quindi se avrete problemi potrete rivalervi su di loro (inviando un modulo via internet o qualcosa del genere). Inoltre, al momento dell’iscrizione vi sarà richiesto di inserire un vostro documento di identità (l’immagine) per poter assicurare la vostra identità (a scelta fra documento d’identità, passaporto o patente).