Anche io ieri ero presente (per caso lo ammetto) alla Commemorazione dell’eccidio dei Sette Martiri di via Garibaldi (Sestiere Castello), uno dei tristi episodi veneziani appartenenti alla Seconda Guerra Mondiale: la storia è parte di un territorio ed è giusto che sia ricordata e diffusa. 

GLI EVENTI STORICI: IL RACCONTO

Si fece festa grande, con abbondanti bevute, la notte sul 2 agosto 1944, sulle navi della Marina germanica attraccate alla Riva dell’Impero. Ma quando ci si accorse della sparizione di una sentinella di motovedetta, il Comando germanico non esitò a decidere la rappresaglia, che si abbatté su sette detenuti politici a Santa Maria Maggiore. […] L’esecuzione volle essere anche una plateale “lezione” per gli abitanti di Via Garibaldi, da sempre zona antifascista. All’alba del 3 agosto pattuglie tedesche perquisirono le case, rastrellando oltre 500 persone – uomini e donne – che furono allineate lungo la Via, mani in alto e faccia al muro, e così rimasero per due ore, prima di essere costrette ad assistere alla fucilazione, dopo la quale 136 uomini furono condotti in carcere come ostaggi. Alle sei del mattino, i Sette Martiri, come subito li chiamò la voce di popolo, furono disposti in fila, legati tra loro con le braccia distese, schiena alla laguna, tra due pali eretti sulla Riva. Un ufficiale tedesco lesse ad alta voce la sentenza e ordinò il fuoco al plotone di 24 soldati, davanti alla folla atterrita. […] Con scope e secchi d’acqua, alcuni bambini furono costretti dai tedeschi a ripulire la Riva dalle chiazze di sangue. Pochi giorni dopo, le acque della laguna restituirono il corpo della sentinella tedesca. Non aveva ferite: il marinaio era caduto in acqua ubriaco ed era annegato. Era stata rappresaglia di guerra, e a conflitto concluso non ci fu processo.

Leopoldo Pietragnoli 

Prima di ieri non avevo idea che anche Venezia fosse stata teatro di questi tristi episodi e ammetto di essere passata svariate volte vicino a questo monumento senza interrogarmi sul suo significato.

IL MONUMENTO ALLA PARTIGIANA

In commemorazione dii tutte le donne che combatterono contro il nazifascismo, sulla riva dei Giardini di Castello c’è il “Monumento alla Partigiana”, opera di Carlo Scarpa con la statua di Augusto Murer.

La statua è stata restaurata recentemente nel 2009, dopo che il moto ondoso l’aveva rovinata nel corso degli anni. Il basamento originario in cemento armato dove è collocata, originariamente sosteneva la statua in ceramica di Leoncillo Leonardi, la prima dedicata dal Comune alla Partigiana, che fu distrutta da un attentato neofascista nel 1961.

INFO UTILI SULLA STORIA DEI SETTE MARTIRI

Per maggiori informazioni puoi visitare la pagina ufficiale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia 7 Martiri

Se ti interessa l’Architettura della memoria QUI puoi leggere un interessante articolo di Lorenzo Sarti.

Se volessi vedere il Monumento “Alla partigiana” (insieme all’area protagonista durante la Seconda Guerra Mondiale) puoi andare qui: