LA FESTA DEL REDENTORE: LA FESTA ESTIVA PER ECCELLENZA DI VENEZIA

Per la prima volta ho vissuto anche io la Festa del Redentore, una delle festività più importanti che i veneziani festeggiano ogni anno nel mese di luglio. Nonostante ciò che si pensi comunemente, in realtà le vere feste veneziane autentiche non sono, per citarne una, il famoso carnevale ma due feste legate alla storia della città: la Festa della Madonna della Salute (che si tiene a novembre) e la festa, appunto, del Redentore; entrambe sono legate alla tradizione religiosa e celebrano l’intervento miracoloso della Madonna, per la prima, e del Cristo Redentore per la seconda, per aver salvato Venezia dal prolungarsi dell’epidemia della peste.

Festa del Redentore venezia italia

Festa del Redentore, fondamenta Zattere

LE ORIGINI DELLA FESTA

La Festa del Redentore, infatti, è l’evento che ricorda la costruzione della Chiesa del Redentore (progettata da Andrea Palladio nel 1577 sull’isola della Giudecca), come ex voto per la liberazione della città dall’epidemia di peste scoppiata nel biennio 1575-1577, la quale aveva provocato la morte di più di un terzo della popolazione. Da allora, il sabato che precede la terza domenica di luglio, è aperto un ponte votivo sul Canale della Giudecca, l’unico momento all’anno in cui le due rive del canale sono accessibili a piedi. A inaugurare la festa è il patriarca di Venezia durante l’apertura del ponte (sabato scorso verso le 19), mentre la gente incomincia a fluire da una parte all’altra.

I veneziani “doc” provvisti di barca, aspettano lo spettacolo pirotecnico che caratterizza questa festa in mezzo al Canale, mangiando e bevendo in compagnia, tutti uniti in un mosaico di barche di diverse dimensioni, colori e forme. I comuni mortali (come me), possono invece sedersi lungo la fondamenta della Giudecca o accomodarsi in una delle lunghe tavolate allestite lungo il canale, lo sguardo perso nei mille colori della laguna e distratti dalla musica proveniente dai locali vicini.

Festa del Redentore venezia italia

Festa del Redentore, pontile artificiale verso l’isola della Giudecca

LA FESTA DEL REDENTORE E LE POLEMICHE PER L’OVER TOURISM

Avevo letto pochi mesi fa un articolo su Vice Magazine a riguardo di questo evento cittadino e ovviamente con il classico stile dissacratore della rivista online, la festa del Redentore non era stata dipinta con parole dolci né gentili; pertanto le mie aspettative non erano molto “alte”. Immaginavo gente molesta vomitare ovunque, puzza di urina e squallore generale camuffato da “divertimento”.

Venezia è una città particolare con molte difficoltà oggettive, dal sovrannumero di turisti che la divorano sempre più anno dopo anno, ai problemi strutturali politici di cui lo scandalo MOSE ne è stato solo un brutto esempio. Eppure durante il Redentore il clima era di festa e i fuochi d’artificio sono esplosi con gioia nel cielo come non mai (40 minuti ininterrotti!).

LA MIA ESPERIENZA

Sabato si mangiava tutti in compagnia, seduti lungo la fondamenta della Giudecca, i piedi penzoloni sul canale buio e i piatti di carta in mano, un po’ ubriachi ma allegri. E in fondo questa festa non trae origine proprio dalla gioia di vivere, dopo la peste e la morte? Abbiamo debellato da centinaia di anni questa malattia in Italia ma quel tipo di male può assumere altre forme, come la corruzione, la violenza, l’ignoranza. Mi piace pensare, allora, che la festa di ieri non fosse solo un’occasione per bere fino a vomitare o sporcare inutilmente le calli, ma fosse la voglia di rinascita di questa città, che non merita di finire come un parco divertimenti né preda di facili speculazioni disinteressate alla sua storia e tradizioni.

Festa del Redentore venezia italia

Festa del Redentore, fuochi d’artificio sul canale della Giudecca